Nel 2004, i Karnak impazzirono.
Questo è l’apice della parentesi prog di questa band.
Abbandonammo le voci growl e qualsiasi altro tipo di stilema death metal per approdare a delle sonorità avant-garde e oscure con un sacco di riferimenti a vari grandi compositori del XX secolo come Ligeti, Berio e altri, mantenendo in ogni caso l’aggressività delle chitarre distorte.
Alla voce troviamo Alessandro Seravalle, meglio conosciuto per essere la mente creativa dei Garden Wall, band molto popolare per gli amanti del genere.
In realtà, il lavoro era originariamente composto da 11 brani, ma solo 7 ne vennero registrati in questo promo del 2004.
Dopo la sua realizzazione, entrammo in contatto con varie label, che, probabilmente spaesate dall’eccessiva difficoltà nell’inquadrare questa musica in un genere presciso, scartarono tutte la possibilità di un’uscita ufficiale definendo il disco “non originale”. Se avete voglia di dare un alscolto alle tracce che trovate in questa pagina, vi renderete sicuramente conto che tutto si può dire di questo lavoro, ma non che non sia non originale!
Le poche apparizioni live fatte con queste formazione lasciarono il pubblico esterrefatto. Ancora oggi ricordo le loro facce allibite all’ascolto di questi brani.
Spero un giorno di riuscire a convincere gli ex-membri della band a ri-registrare tutti i brani e a dare una giusta dimensione a questo grandissimo album.
Alessandro Seravalle – voce
Gabriele Pala – chitarre e guitar synth
Marco Colella – tastiere
Romolo Del Franco Natale – basso
Stefano Rumich – batteria e percussioni elettroniche
Crediti:
Musica: Karnak
Testi: Alessandro Seravalle
Batteria registrata da: Diego Biloslavo
Chitarre, basso e tastiere registrate da: Gabriele Pala
Mixaggio e mastering: Gabriele Pala, Stefano Rumich
Artwork: Gabriele Pala