Ultimo full length a oggi per lo svedese Tobias Forge, noto sotto il moniker di Ghost.
Questa band, se così si può definire, non ha bisogno di grosse presentazioni. Il genere proposto, anche in questo lavoro, è un rock pop a tratti metal, molto teatrale, estremamente curato negli arrangiamenti. Le tematiche dei testi sono le stesse che troviamo fim dai primi lavori: una sorta di dark, ma edulcorato affinché il popolo medio possa friurne senza impensierirsi.
Anche la musica sembra sempre studiata a tavolino, tanta la perfezione e la qualità di quel che si sente.
In generale, nulla di nuovo sotto il sole per i Ghost, ma l’ennesimo album dalla qualità pazzesca che si colloca in quel sottile territorio che lo renderà indigesto al metallaro più intransigente e allo stesso tempo farà sentire trasgressivo e oscuro anche chi trova pesante un semplice brano rock.